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Un'analisi dei dati Istat per i primi quattro mesi del 2025 rivela un quadro complesso per il turismo italiano infatti nonostante la costante crescita dal 2019 emergono segnali di rallentamento rispetto al 2024, principalmente a causa di una contrazione del turismo interno.
Il mese di aprile 2025 evidenzia un trend interessante: il turismo straniero compensa quasi interamente la flessione interna, specialmente per quanto riguarda le presenze. I dati Istat rivelano tuttavia un trend significativo per il turismo italiano nei primi quattro mesi del 2025: la permanenza media dei visitatori è in aumento, superando i livelli del 2024.
Questo suggerisce che, pur con alcune fluttuazioni negli arrivi, il Paese sta riuscendo a trattenere i suoi ospiti per periodi più prolungati, beneficiando potenzialmente di un maggiore valore generato per singolo soggiorno.
Gli stranieri sono il vero traino del turismo italiano e questo si riflette in maniera evidente nella loro spesa, che nel primo trimestre 2025 (gennaio-marzo) ha raggiunto 8.656 milioni di euro, registrando un notevole incremento del +6,44% rispetto al 2024 (8.132 milioni). Rispetto al periodo pre-pandemia il confronto è ancora maggiore con un +29,13% rispetto al 2019 (6.703 milioni).
fonte Ministero del Turismo - Dati Istat
I dati Assaeroporti di aprile 2025 confermano una ripresa robusta per il traffico aereo italiano, con oltre 19 milioni di passeggeri e un aumento del +7,3%. L'analisi sui primi 10 aeroporti rivela una tendenza chiara: è il traffico internazionale a guidare la crescita.
Guardando al mese attuale, i dati provvisori di giugno 2025 , registrano un tasso di saturazione OTA pari al 46,7%, che, nei giorni di sabato, superano costantemente il 50% (il primo giorno d’estate, 21 giugno, registra il tasso di saturazione OTA più alto del periodo osservato, pari al 57%). Rispetto ai Paesi competitor europei, l’Italia registra un tasso di saturazione delle OTA più elevato, seppur con differenze di prezzo significative. Nonostante l'alta saturazione, la tariffa media italiana (€146,40) è inferiore a quella di Spagna (€162,75) e Grecia (€179,73)